Oggi è un altro giorno, soprattutto per Topolò. Il paese si svuota, se ne vanno gli artisti, restano la trentina di abitanti e qualche emigrante di ritorno. Bella edizione, questa, con qualche tensione che però è nella norma. Una bella sala d’aspetto, anche, con una bella sorpresa finale, il “Breviario iracheno” di Silvio Cumpeta, un signore monfalconese, signore nel vero senso della parola oltre che ottimo poeta.
E intanto è partito il Mittelfest. Dovrei scrivere dell’incontro con Isabelle Huppert, ma mi sembra accaduto mesi fa. Lo spettacolo nell’ex cementificio con lei protagonista, bellissimo come scenografia, è stato nel complesso deludente. E oggi tocca a me.
Di oggi
16 lunedì Lug 2007
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Incontro con Isabelle Huppert? Beh, a me piacerebbe sentirne parlare. E in che senso tocca a te? Sei di scena?
Già. Mi hanno chiesto di fare una cosa sul “diritto ad essere minoranza”, all’interno dello spettacolo “Per la carta universale dei diritti dell’uomo”. Per dire, sono tra Antonio Cornacchione e Gino Strada. Domani posto il mio intervento. E la Huppert l’ho incontrata ad una conferenza stampa a Udine. Niente foto né cineprese. Occhiali neri da diva e, una volta tolti, le rughe in primo piano. Però con un’aura attorno, con quell’algida dolcezza francese che sono lei ha. Io come attrice la adoro, en passant.
Pure io, en passant. Ha una capacità d’essere seducente o algida, a seconda dei casi e dei ruoli che incarna, che è unica. Chissà dal vivo. Senza riflettori né camere.
Aspetto il post di domani; per il tema su cui sei stato interpellato, beh, chi meglio di te? Avrei due o tre poesie tue da suggerirti.